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Iodio - Apporto giornaliero e rischio nucleare

In un momento come questo, in cui si paventa la necessità di proteggere la tiroide da eventuali radiazioni da centrali o armi nucleari, ricordiamo che innanzitutto per il benessere della tiroide occorre avere un buon apporto giornaliero di iodio, ovvero, porzioni di 200 gr di pesce di mare per 2-3 volte a settimana (valgono anche crostacei o molluschi) e sale iodato.

Lo scopo è di “saziare” la tiroide, così, in caso di fuoruscita di iodio radioattivo ci sarà una minor captazione tiroidea.

In caso di incidente di centrale nucleare le autorità diranno di dare soprattutto ai bambini e agli adolescenti le capsule di iodio che verranno distribuite (non esistono in commercio).

Più si è giovani più la tiroide è sensibile alle radiazioni. Sopra i 20 anni lo è di meno e sopra 40 anni non c’è più rischio.


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