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La storia di Angela

Ciao a tutti, mi chiamo Angela, ho 27 anni e, al momento, vivo a Milano per lavoro. Ho scoperto di avere un carcinoma alla tiroide nel luglio 2016. Erano anni che soffrivo e provavo a spiegare il mio dolore a chi mi stava vicino, ma tutti attribuivano tutto allo stress per lo studio. Qualsiasi cosa io dicessi, era colpa dello stress. Dato che mi occupavo di ricerca, il mio interesse per scoprire cosa stesse succedendo al mio corpo, non l'ho mai accantonato e così, tra una visita e l'altra (gastroenterologo, nefrologo, oculista, mappatura dei nei, ginecologo, endocrinologo) ne stavo diventando matta. Un giorno mi trovavo a fare volontariato in ambulanza e non sono riuscita a dare soccorso perché le mie forze sono venute a mancare (per una ragazza di 24 anni non era normale tutto ciò). Quel giorno in ambulanza c'era il medico a bordo e, non posso dimenticarlo, a mio malincuore ho dovuto dire "io oggi non mi sento di soccorrere, preferisco andare a casa". Subito in allarme, il medico mi disse "Angela, bisogna capire in fretta cosa ti stia succedendo". Continuai a fare i controlli, dapprima le analisi del sangue, tutto nella norma (anche se avevo le mestruazioni che mi duravano 30 giorni, mi si interrompevano una settimana o 10 giorni per poi ritornarmi). I controlli continuavano e non si scopriva niente, fino a quando un giorno facendo l'ecografia, avevo iniziato a comprendere che la soluzione era vicina. Cercavo di pensare in positivo, ma di positivo non c'era niente. Dopo settimane avevo fatto l'agoaspirato ed il 4 luglio scoprivo, finalmente, di avere un carcinoma (dico finalmente, perché non essere creduti quando si sta male non è per niente bello e poi perché potevo togliermi quel peso e riprendermi la vita in mano). Da quel giorno è iniziata la mia battaglia! Ogni giorno un controllo differente, contattare vari medici, andare a tirocinio, finire gli ultimi due esami e laurearmi prima dell'intervento perché i rischi erano tanti. Ero esaurita nel vero senso della parola, cercavo di non fare pesare il mio dolore a chi mi stava intorno, ma a volte era veramente difficile non piangere! Mi laureo a luglio, a settembre faccio la tiroidectomia totale e a dicembre la radioterapia metabolica. L'intervento è stato un sollievo, ma la radioterapia metabolica è stata un colpo al cuore (i postumi sono stati devastanti, a parte il vomito e delle macchie al corpo, a livello psicologico è stata devastante). Sono cresciuta parecchio! La vita mi ha messo davanti ad una dura prova, ma con tanta fatica, con l'aiuto di chi si è preso cura di me e di chi mi vuole bene e con tanta forza di volontà di voler fare, sono riuscita a combatterla e a vincere questa battaglia. Ad oggi mi curo con l'Eutirox e mi accorgo subito se il dosaggio non va più bene poiché avverto spossatezza, stanchezza fisica, il ciclo in giorni non previsti, crampi allo stomaco, mal di testa, etc... È difficile spiegare a chi ti sta intorno quello che si vive quando non si sta bene, ma l'importante è raccontarlo!"

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