Diciamo spesso che la tiroide è un organo fondamentale, ma quali sono le sue funzioni?
1. EFFETTO SULLO SVILUPPO FETALE. Gli ormoni tiroidei hanno un ruolo centrale nello sviluppo neuronale e scheletrico fetale. Il difetto di T3 nella vita fetale porta al quadro del "CRETINISMO" (ritardo mentale e nanismo).
2. EFFETTO SUL CONSUMO DI OSSIGENO E SULLA TERMOGENESI. Nel periodo postnatale gli ormoni tiroidei inducono aumento del consumo di ossigeno in tutti i tessuti in cui sono espressi i recettori per la T3 (esclusi il sistema nervoso centrale, milza e testicoli) e giocano un ruolo critico nella termogenesi, ovvero nella produzione di calore da parte dell'organismo. Almeno il 30% del calore prodotto dal metabolismo basale è dipendente dagli ormoni tiroidei. Allo stesso modo, essi svolgono un ruolo essenziale nella risposta termogenica adattativa, che ha un ruolo chiave nella genesi dell'obesità.
3. EFFETTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE. Gli ormoni prodotti dalla tiroide agiscono sul cuore aumentando la frequenza dei suoi battiti e la forza di contrattilità del suo muscolo. Aumentando la contrattilità cardiaca aumenta di conseguenza anche il consumo di ossigeno (punto 2).
4. EFFETTI SULLA LIPOLISI E LIPOGENESI. Questi ormoni stimolano tutte le tappe del metabolismo dei lipidi (grassi): ne inducono la sintesi, la mobilizzazione e la degradazione.
5. EFFETTI SULL'APPARATO RESPIRATORIO. Sono necessari per la normale risposta ventilatoria a condizioni di carenza di ossigeno e aumento di anidride carbonica nel sangue.
6. EFFETTI EMATOPOIETICI. Inducono un aumento della produzione di globuli rossi nel sangue perché sono loro che trasportano l'ossigeno ai tessuti (punto 2).
7. EFFETTI SUL SISTEMA ENDOCRINO. In carenza di ormoni tiroidei avviene un aumento di un altro ormone, la prolattina. Nelle donne questo provoca mancanza dell'ovulazione e disturbi del ciclo mestruale, in particolare aumento del flusso sino all'emorragia (menorragia).
8. EFFETTI SULL'OSSO E SUL MUSCOLO. Gli ormoni tiroidei stimolano il turn over osseo (aumento della formazione e del riassorbimento della matrice ossea) e aumentano la velocità di contrazione e di rilassamento muscolare.
9. EFFETTI SULL'APPARATO GASTROENTERICO. Stimolano la peristalsi (contrazione dell'intestino) e favoriscono la secrezione di acqua nel lume intestinale che poi viene eliminata con le feci.
Queste innumerevoli e cruciali funzioni degli ormoni tiroidei spiegano i sintomi causati da una loro secrezione aumentata (IPERTIROIDISMO) o diminuita (IPOTIROIDISMO).
Pertanto nell' IPERTIROIDISMO il paziente può presentare:
- ansia, nervosismo;
- esoftalmo ("occhi in fuori");
- rapido dimagramento con aumento dell'appetito;
- incremento della sudorazione, sensazione di "caldo" (il caldo diventa intollerante);
- tachicardia, ovvero un aumento dei battiti cardiaci, aritmia (battiti cardiaci irregolari) o cardiopalmo;
- alterazioni del ciclo mestruale;
- aborto spontaneo;
- stanchezza e debolezza muscolare, iperriflessia;
- osteoporosi;
- diarrea, dissenteria e vomito.
Al contrario, nell' IPOTIROIDISMO i sintomi principali includono:
- ritardo psico-motorio nei bambini;
- depressione, problemi di memoria;
- aumento di peso;
- intolleranza al freddo;
- bradicardia, ovvero una rallentata frequenza cardiaca;
- anemia (carenza dei globuli rossi nel sangue);
- mestruazioni irregolari, abbondanti;
- riduzione della fertilità;
- affaticamento, debolezza;
- dolori e crampi muscolari, iporeflessia;
- stitichezza.
Pertanto esorto chi ci sta leggendo ad eseguire un esame del sangue per valutare la funzionalità della tiroide in caso soffra di alcuni tra i sintomi elencati.
Inoltre, a volte, queste condizioni sono "subcliniche", ovvero può svilupparsi un'alterazione della produzione degli ormoni della tiroide, in eccesso o in difetto, prima che il paziente sviluppi dei sintomi clinici: per questo motivo sarebbe opportuno inserire sempre gli ormoni tiroidei (in particolare il TSH) negli esami ematici effettuati per prevenzione, in modo da poter scoprire e trattare tali alterazioni prima che i sintomi si manifestino.
In caso gli esami del sangue rivelassero un'alterazione di tali ormoni, sarebbe opportuno eseguire una ecografia della tiroide per vedere se ci sono alterazioni morfologiche della ghiandola (alterazioni nelle sue dimensioni e nella sua struttura, noduli, processi flogistici in atto).
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